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Martino II). Partecipò al Concilio di Costantinopoli (869) che
condannò Fozio. Al suo ritorno fu nominato vescovo di Cere e arcidiacono.
Successore di Giovanni VIII (811) al soglio pontificio, molte sue decisioni si
rivelarono in contrasto con quelle del predecessore. Restituì il seggio
episcopale al vescovo di Porto, Formoso, e lo fece tornare a Roma. Per
proteggere lo Stato Pontificio contro la minaccia del duca di Spoleto, Guido,
cercò l'appoggio dell'imperatore Carlo III il Grosso, incontrandolo
nell'abbazia di Nonantola (883) (Gallese, Viterbo - Roma 884).